L’A.N.F.T. COMUNICA LO STATO DI AGITAZIONE

Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Giuseppe Conte

Al Ministro della Giustizia
Alfonso Bonafede

Al Sottosegretario di Stato alla Giustizia
Vittorio Ferraresi

Al Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria
Francesco Basentini

Al Presidente della Commissione sulle Carceri del C.S.M.
Sebastiano Ardita

Ufficio Coordinamento e pianificazione forze di Polizia

Al coordinatore del tavolo tecnico interforze per il riordino delle carriere
Dirigente Generale Dr. Maurizio Ianniccari

Alla Commissione di Garanzia per il diritto allo sciopero

 

Oggetto: comunicazione stato di agitazione.

Con la presente questa associazione, che ha come scopo statutario la tutela di interessi di categoria e dei singoli associati, afferenti il profilo professionale di Funzionario Giuridico-Pedagogico  e primo tra gli obiettivi ottenere  riconoscimento della specificità del ruolo, pone in rassegna quanto segue.

Da diversi mesi è in corso un dialogo tra questa associazione ed i vertici politici e di alta amministrazione del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria in ordine alla necessità della istituzione, nell’ambito dell’organico della Polizia Penitenziaria, di un ruolo tecnico ricomprendente il profilo dei funzionari del trattamento.

Nella piena convinzione di rendere organico e sistematico il contributo professionale e di esperienze che tale profilo fosse in grado di procurare al corpo di Polizia Penitenziaria, l’Amministrazione, in sede di Tavolo sul Riordino delle carriere delle Forze di Polizia, ha proposto e ribadito tale necessità.

A fronte di tale evidenza, documentata nella piattaforma associativa, le altre componenti del Tavolo suindicato, non hanno condiviso, e non ne sono neppure immaginabili le motivazioni, la proposta.

L’accoglimento della suindicata proposta, oltre a rispondere ad un interesse dello Stato, determinerebbe un adeguato riconoscimento in senso giuridico ed economico della specificità del ruolo dei funzionari giuridico pedagogici nell’esecuzione penale intramuraria, che rivestono un ruolo centrale nelle attività intramuros di osservazione e trattamento dei soggetti condannati e di rilevazione dei bisogni degli stessi e consentirebbe allo Stato italiano di aderire alle esortazioni contenute nelle Regole Penitenziarie Europee deliberate dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa e contenute nella Raccomandazione agli Stati membri R (2006)2.

La regola n. 79 di tale raccomandazione prevede, infatti, l’attribuzione agli operatori penitenziari, quali sono senza ombra di dubbio anche i Funzionari Giuridico-Pedagogici, i benefici spettanti agli appartenenti alle Forze dell’Ordine. Infatti, la natura complessa dei compiti, lo svolgimento degli stessi all’interno di un Istituto Penitenziario, i rischi connessi e la responsabilità sociale discendente dall’esercizio di tale ruolo, giustificano un trattamento giuridico ed economico ben diverso dall’attuale.

Posto quanto sopra, nell’auspicio che il Consiglio dei Ministri nell’esercizio, entro il 30 settembre venturo, della delega per il riordino dei Ruoli delle Forze di Polizia, proceda alla creazione, all’interno del Corpo di Polizia Penitenziaria, del citato Ruolo Tecnico dei Funzionari del Trattamento, all’interno del quale fare confluire i Funzionari Giuridico-Pedagogici del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria;

considerato che la scrivente associazione ha più volte richiesto una audizione presso il Tavolo Tecnico sopra indicato, al fine di esplicitare le innumerevoli convincenti motivazioni tecniche che rendono la creazione del Ruolo suindicato una necessità;

atteso che non sono state neppure accolte le richieste di audizione da parte dell’organo tecnico interforze sopra citato,

Questa Associazione comunica lo stato di agitazione di categoria, in vista di svolgere confronti interni a questo ente al fine di definire un percorso di protesta che possa giungere all’adozione delle diverse possibili e legittime forme di protesta financo lo sciopero di categoria.

Caltanissetta 23.09.2019

Il Presidente A.N.F.T.
Stefano Graffagnino